Città
biro su carta 28.5x20
2000
Pur non avendo avuto un immediato seguito, ci sono voluti quattro anni perchè mi rimettessi di impegno a produrre qualcosa, questa la considero la mia prima opera in assoluto, quella che poi ha fatto scaturire uno dei miei filoni più interessanti e profondi. In quest'opera c'è di fatto tutto, la coscienza di vivere una quotidianità pop, il cercare di districarsi da essa, la volontà di navigare e spaziare verso lidi sconosciuti e nascosti e infine il difetto principale, quello di voler rappresentare le cose nella loro essenza interna estraendone gli schemi soggiacenti. Quest'opera fu anche lo spunto per un gioco e per un romanzo a scatole cinesi ambientanto nella città del quale il professor Mora avrebbe dovuto fare la parte del regista. Questa città, come tutte quelle che ho disegnato in seguito, è sul mare, ogni edificio o abitato è rappresentato da un segno che accostato agli altri va a formare un labirinto, tranne che per gli "edifici importanti" che sono delineati in maniera più articolata. Le strade, delimitate dallo spazio bianco tra due tratti di sfociano tutte nel mare bianco lasciando di fatto l'ambiguità che siano canali o strade. Vi invito a farci un giro e magari a scegliere il posto dove abitarci.
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RispondiEliminagià che c'eri potevi lasciare il Tamburello. Quella esse proprio non l'ho mai digerita. Mi piace molto questa serie ne emerge il piccolo Le Corbusier che è in te.
RispondiEliminaeh eh eh in quegli anni ero un ospite fisso dell'enzo e dino ferrari. In effetti prima con i turbo si facevano praticamente in pieno dalla rivazza alla tosa era uno spettacolo, io ero sulle spalle di mio papà. Ciao Grazie
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