Visualizzazione post con etichetta Quadri 2008. Mostra tutti i post
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giovedì 5 maggio 2011

SITUAZIONE INQUIETA II

Situazione Inquieta II
olio su tela 30x30
2008

Un canuto signore mitteleuropeo si aggira sugli assi dello spazio tridimensionale, sull'altro asse un pianoforte con 7 toni e 5 semitoni. Lo scarafaggio dalle fluorescenze verdi lascia una scia infuocata e sta per abbattersi su una città labirintica appesa per aria. Gemme colorate e pietre preziose. Un macchia nera, forse un buco infinito sembra incombere sulla situazione, inquieta. Si veda la precedente situazione inquieta.

domenica 27 marzo 2011

POP-SPAZIALISMO

Untitled
olio su tela 50x70
2008

Era un po' come giocare con gli specchi di Pistoletto e i tagli di Fontana, Lopez ci ha visto un po' di pop, lo sfondo bianco, e l'immagine icona dell'arte contemporanea, il taglio. In effetti è tutto vero, mi sono messo dall'altra parte, sulla tela, per tagliarla dall'altro lato, come se la tela stesse tra me e la mia immagine e tagliandola aprissi un varco tra le due, mettendole in comunicazione.

venerdì 4 giugno 2010

SAN GIORGIO E IL DRAGO

San Giorgio e il Drago
olio su tela 40x30
2008

Rimanendo in ambito veneziano e ricollegandomi al drago che viene ucciso da Todaro sulla colonna in piazzetta San Marco, vi presento questa tela ispirata a un quadro di Vittore Carpaccio (San Giorgio e il Drago) che insieme ad altre tele, molto intellettuali, sta ad ornare la Scuola degli Schiavoni. Al centro del quadro il duello ormai giunto agli atti finali, Giorgio porta sulla cotta come emblema la scena stessa che si sta svolgendo e che rimarrà uno dei simboli più usati dalla tradizione occidentale. Sullo sfondo una montagna separa il bene e il male, il giorno dalla notte. Riprendendo l'originale del Carpaccio, sul suolo sono depositate immagini macabre di corpi devastati e oggetti e personaggi provenienti da altre zone e culture del mendo. In basso a destra Silene, figlia del Re di Selem in Libia, cavia designata per placare le ire del Drago, vive i momenti cruciali del duello e del suo destino con grande intensità.

sabato 15 maggio 2010

ASPETTANDO LA PRIMAVERA

Senza Titolo
olio su tela 40x60
2008

Aspettando una primavera che si è manifestata solo come pioggia e giornate grigie propongo questo quadro autunnale. In realtà devo dire che se a Milano questa primavera è proprio uggiosa, qui a Correggio, da dove sto scrivendo, il paesaggio è verdissimo, il mio giardino sembra un bosco. Molto bello. C'è un verde atlantico come quello dei paesi baschi.
La scena è una di quelle che si vedono spesso dalle mie parti, uomo che passeggia con in mano la bici, sullo sfondo due contadini parlano, un aereo passa, il lampione non s'è mai spento e la formicona probabilmente sarà uscita da un altro quadro e si sarà messa anche su questo.

domenica 21 marzo 2010

SITUAZIONE INQUIETA

Situazione Inquieta
olio su tela 30x30
2008

Nel solito spazio, una cascata mostruosa e antropomorfa di vernice nera precipita sul pavimento formando una pozzanghera nera. Sulla parete grigia una macchia, un'ombra di uomo, il mostro con la sua ombra va a incutere timore a un essere umano "alien"ato che fugge radente alla parete.

mercoledì 3 marzo 2010

BALLANDO SOTTO LE STELLE

Dervisci
acquerello e china su carta 17x21
2008

In un periodo di grande passione, che permane tutt'ora, nei confronti di Hugo Pratt e da qui al fumetto, in un viaggio nell'oriente subrusso, verso la casa dorata di Samarcanda, vidi dall'alto Corto Maltese sul tetto spiare le danze allucinogene di due dervisci mentre altri due complottanti si accorsero che il nostro eroe li stava spiando. Un cortile geometrico, un acquerello che fa da contrappunto alla sottile linea di china. Un omaggio al fumetto, al romanzo d'avventura e allo stile economico.

venerdì 1 gennaio 2010

PROSIT


Cascata
olio su cartone telato 10x15
2008


Tanti auguri, prosit dal blog attraverso questo bel calice di vino rosso adagiato su una tavolo verde da gioco, nel cui flusso sono contenuti oggetti già noti perchè usati in altre opere come: il cono giallo, il cubo rosso, la sferetta verde, che non è tanto sferetta perchè ha, poco a lato, una barca con le reti da pesca gettate in balia dei riflussi, e non è tanto sferona perchè c'è una formichina in alto a destra sul bordo del bicchiere. Auguri.

sabato 21 novembre 2009

MARE


Mare
olio su tela 35x50
2008

Un tramonto al mare tratto da una foto scattata in un posto che certamente non amo ma che in un tardo pomeriggio autunnale faceva un effetto diverso dal solito.

mercoledì 11 novembre 2009

UN CARTONE


Volare
acrilico e acquerello su cartone 60x110
2008

Ad oggi ho fatto solo due quadri su cartone, questo che presento e uno che tengo nel camino toppato di casa mia, insieme a un quantitativo di giornali e brochure che sembra quasi di essere nella sala d'attesa di un dentista (nel caso ci si annoi, ce n'è per tutti i gusti). Comunque, torniamo a noi, il quadro è stato realizzato su cartone da scatoloni, quel materiale che è diventato nobile solo forse grazie a qualche artista "povero". Devo dire che però possiede una capacità di intrappolare il colore e una tonalità intrinseca che per ciò che desideravo andavano egregiamente, in più non essendo perfettamente piatto da quel qualcosa in più. Il soggetto scaturisce da alcune meditazioni riguardo l'Angelus di Millet fatte al lavoro con Paolino, Albè e AdriGnocca, (non mi querelerete spero) un accenno al quale (il quadro di Millet) viene rappresentato nella parte bassa del quadro. La drammaticità dell'Angelus non può che fare da preludio a ciò che avviene nella parte superiore, scena accentata da questa grande stele naturale che svetta in un cielo cartone.

domenica 1 novembre 2009

RIO COME LA VEDO IO

Rio de Janeiro
olio su tela 100x50
2008

Eredito il titolo del post da una puntata di PassepARTout. Questo quadro mi fu commissionato da Lorenzo Minardi in arte Giffi a fine 2007 il quale mi diede una foto panoramica della città da copiare/reinterpretare. Di questo quadro mi piacciono la semplicità e la spazialità.

venerdì 30 ottobre 2009

LA QUIETE PRIMA O DOPO LA TEMPESTA


Natura silente
olio su tela 30x30
2008

Un quadro ispirato sicuramente da un'opera di Katsushika Hokusai "Tempesta ai piedi della montagna" ma travisato completamente nei contenuti e negli intenti. Il vulcano giapponese dai profili già particolamente geometrizzati è stato ulteriormente semplificato. La stesura del colore materica va a contrastare con la piatta campitura di nero sullo sfondo. La luna a destra e la stella in alto a sinistra, soli e immobili, sono le uniche entità all'interno della notte buia e infinita. L'unico cenno al movimento è dato dal contorcersi della roccia della montagna e dal fumo sottile che esce dal cratere del vulcano. Mentre quei segni arancioni nella parte bassa dell'originale stanno a rappresentare i lampi di un temporale ai piedi della montagna in questo quadro vanno a simboleggiare i fiumi di lava all'interno della terra (il movimento è nascosto , all'apparenza tutto sembra immobile). Buonanotte.

PACIFICI e IRATI

Ritorno dopo una settimana di silenzio.
Città delle Divinità Pacifiche
olio su tela 30x30
2008


Città delle Divinità Irate
olio su tela 30x30
2008

da Il libro tibetano dei morti Ed. Oscar Mondadori 2007 "... il mandala rappresenta uno stato perfetto dell'essere, e le sue divinità centrali simboleggiano gli stati perfetti della consapevolezza del meditante, degli aggregati psicofisici, delle proprietà degli elementi e dei processi sensoriali e mentali. Le divinità pacifiche rappresentano la quiescente purezza naturale di tali fondamentali componenti del nostro essere, mentre le divinità irate rappresentano gli aspetti di queste energie che determinano la naturale trasformazione delle espressioni più durature e più profonde del mandala, esse rappresentano le modalità dell'attività di un essere illuminato. ..." già rimaniamo tramortiti da questa definizione. La pratica spirituale intitolata liberazione naturale dalle tendenze abituali ha lo scopo di fornire uno strumento con cui l'adepto possa realizzare nella propria mente e nel proprio corpo un sicuro riconoscimento della natura delle Divinità Pacifiche e Irate. Nel testo dell'antifona che è soggetto della pratica di cui sopra, vengono, in modo analitico, elencate le visualizzazioni delle varie divinità che corrispondono a diversi stati/qualità mentali. La posizione reciproca nello spazio e il colore della visualizzazione vengono spiegati molto chiaramente e sono parte integrante del testo. Ricomponendo man mano ciò che si legge si può creare un mandala che ha la forma di una città con cinta murarie di perimetro quadrato e varie porte. Ho deciso così di sfruttare questo mandala, interpretandolo come una delle mie città, e inserirlo nello spazio già utilizzato in modo da rendere ancor più l'idea della visualizzazione mentale (fluttuante). Lo sfondo etereo fa il resto. Per la firma si veda il post del 23 ottobre 11.35.
Buona Visualizzazione. Saluti

Ah dimenticavo, Quarantadue le divinità Pacifiche, Cinquantotto le divinità Irate.

giovedì 22 ottobre 2009

Oṃ A Ra Pa Ca Na Dhīḥ, Om wangishwari hum


Manjusri
olio su tela 80x40
2008

Maschera 1/2
olio su tela 20x30
2005


Oṃ A Ra Pa Ca Na Dhīḥ, Om wangishwari hum - questi sono i mantra per Manjusri (Yamantaka se irato, Monju per i giapponesi) la divinità della saggezza, la divinità che con la spada compie uno squarcio sul velo di maya. Si dice che recitare il primo mantra sviluppi le capacità di discernere il giusto dallo sbagliato, le capacità retoriche, mnemoniche, di scrittura e esposizione (...īḥ Oṃ A Ra Pa Ca Na Dhīḥ (questo va pronunciato con enfasi, speriamo che conti) Oṃ...). Manjusri appare, così, in visione a un commerciante della Tokio rampante del periodo Edo, quella di Ukiyo-e e del teatro kabuki, e sembra rimanerne inebetito, a tal punto da avere un principio di strabismo.
Più sotto due suoi colleghi all'avanguardia si sporgono da un paravento che Mondrian deve avere trovato secoli dopo in un mercatino dell'antiquariato.

mercoledì 21 ottobre 2009

FUGA


Fuga
olio, carboncino, cera su tela 40x80 + legno
2008

L'uomo piangendo sangue, in fuga da una città-mondo in fiamme, si porta sulla testa il fardello dell'arca rappresentato da un ceppo di legno. E' un po' troppo tragico? Beh anche un po' biblico, al posto dell'acqua c'è il fuoco e anzichè essere l'arca a portare l'uomo è l'uomo che porta l'arca.

martedì 20 ottobre 2009

MEDITAZIONI


Meditazioni di un mulino a vento
china su carta 29.7x21
2008

Alcune scenette collegate tra di loro in maniera alquanto assurda, il tutto, scaturito dalla lettura del Don Chisciotte di Cervantes.

SBAVATURE DI COLORE

Untitled
acrilico su tela 60x30
2008

Un acrilico molto liquido crea ombre come chiazze di umidità su un muro, che a loro volta generano immagini di mondi impensati (già gli antichi cinesi [1] e in europa vari artisti tra i quali Leonardo [2] osservavano i muri invecchiati). Può essere un uomo sdraiato o altre cose, io ci vedo il mare con una scogliera e alcuni surfisti.

[1] Sung Ti XI sec. tratto da Jurgis Baltrušaitis, Il Medioevo fantastico. Antichità ed esotismi nell’arte gotica, Adelphi, 1973, p. 238
Scegliete un vecchio muro in rovina, stendete su di esso un pezzo di seta bianca. Guardatelo poi sera e mattina, finché attraverso la seta possiate vedere questa rovina, le sue protuberanze, i suoi livelli, gli zig-zag, le fenditure, fissandoli nel vostro spirito e nei vostri occhi. Fate delle prominenze le vostre montagne, delle parti più basse le vostre acque, degli incavi i vostri burroni, delle fenditure i torrenti, delle parti più chiare i punti più vicini, di quelle più oscure i punti più lontani. Fissate tutto ciò profondamente in voi e ben presto vedrete uomini, uccelli, piante, alberi e figure che volano e si muovono in mezzo a essi. Voi potrete allora usare il pennello seguendo la vostra fantasia. E il risultato sarà una cosa del cielo e non dell’uomo
[2] Leonardo da Vinci, Trattato della Pittura, I, 2, 63
Non resterò di mettere fra questi precetti una nuova invenzione di speculazione, la quale, benché paia piccola e quasi degna di riso, nondimeno è di grande utilità a destare l'ingegno a varie invenzioni. E questa è se tu riguarderai in alcuni muri imbrattati di varie macchie o in pietre di varî misti. Se avrai a invenzionare qualche sito, potrai lí vedere similitudini di diversi paesi, ornati di montagne, fiumi, sassi, alberi, pianure grandi, valli e colli in diversi modi; ancora vi potrai vedere diverse battaglie ed atti pronti di figure strane, arie di volti ed abiti ed infinite cose, le quali tu potrai ridurre in integra e buona forma; che interviene in simili muri e misti, come del suono delle campane, che ne' loro tocchi vi troverai ogni nome e vocabolo che tu t'immaginerai.
Non isprezzare questo mio parere, nel quale ti si ricorda che non ti sia grave il fermarti alcuna volta a vedere nelle macchie de' muri, o nella cenere del fuoco, o nuvoli o fanghi, od altri simili luoghi, ne' quali, se ben saranno da te considerati, tu troverai invenzioni mirabilissime, che destano l'ingegno del pittore a nuove invenzioni sí di componimenti di battaglie, d'animali e d'uomini, come di varî componimenti di paesi e di cose mostruose, come di diavoli e simili cose, perché saranno causa di farti onore; perché nelle cose confuse l'ingegno si desta a nuove invenzioni
[…]