San Giorgio e il Drago
olio su tela 40x30
2008
Rimanendo in ambito veneziano e ricollegandomi al drago che viene ucciso da Todaro sulla colonna in piazzetta San Marco, vi presento questa tela ispirata a un quadro di Vittore Carpaccio (San Giorgio e il Drago) che insieme ad altre tele, molto intellettuali, sta ad ornare la Scuola degli Schiavoni. Al centro del quadro il duello ormai giunto agli atti finali, Giorgio porta sulla cotta come emblema la scena stessa che si sta svolgendo e che rimarrà uno dei simboli più usati dalla tradizione occidentale. Sullo sfondo una montagna separa il bene e il male, il giorno dalla notte. Riprendendo l'originale del Carpaccio, sul suolo sono depositate immagini macabre di corpi devastati e oggetti e personaggi provenienti da altre zone e culture del mendo. In basso a destra Silene, figlia del Re di Selem in Libia, cavia designata per placare le ire del Drago, vive i momenti cruciali del duello e del suo destino con grande intensità.
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