da Moby Dick o la Balena di Herman Melville Ed. Gli Adelphi trad. Cesare Pavese.
"... . E allora cerchi concentrici afferrarono anche la lancia solitaria e tutto l'equipaggio e ogni remo fluttuante e ogni palo e, facendo girare le cose vive e quelle inanimate, tutto intorno in un vortice, trascinarono anche il più piccolo avanzo del Pequod fuori vista.
Ma mentre gli ultimi rovesci si mescolavano sul capo sommerso dell'indiano alla testa di maesto, lasciando ancora visibili alcuni pollici del bastone eretto, insieme lunghe jarde sventolanti della bandiera che ondeggiava tranquilla con ironico accordo alle onde distruggitrici che quasi la toccavano; in quell'istante un braccio rosso e un martello sorsero tesi all'indietro, nell'aria libera, in atto d'inchiodare ancora la bandiera al bastone affondante. Un falco del cielo che aveva beffardamente seguito il pomo di maestra giù dalla sua naturale dimora tra le stelle, dando beccate alla bandiera e molestando Tashtego, caccio per caso ora la sua larga ala palpitante tra il legno e il martello; e contemporaneamente sentendo quel brivido etereo, il selvaggio sommerso là sotto, tenne, nel suo anelito di morte, il martello rigidamente piantato; in modo che l'uccello celeste, con strida d'arcangelo, col rostro imperiale teso in alto e il corpo prigioniero avvolto nella bandiera di Achab, andò a fondo con la nave, che, come Satana, non volle scendere all'inferno finchè non ebbe trascinata con sé, per farsene elmo una parte vivente del cielo. ..."
"... . E allora cerchi concentrici afferrarono anche la lancia solitaria e tutto l'equipaggio e ogni remo fluttuante e ogni palo e, facendo girare le cose vive e quelle inanimate, tutto intorno in un vortice, trascinarono anche il più piccolo avanzo del Pequod fuori vista.
Ma mentre gli ultimi rovesci si mescolavano sul capo sommerso dell'indiano alla testa di maesto, lasciando ancora visibili alcuni pollici del bastone eretto, insieme lunghe jarde sventolanti della bandiera che ondeggiava tranquilla con ironico accordo alle onde distruggitrici che quasi la toccavano; in quell'istante un braccio rosso e un martello sorsero tesi all'indietro, nell'aria libera, in atto d'inchiodare ancora la bandiera al bastone affondante. Un falco del cielo che aveva beffardamente seguito il pomo di maestra giù dalla sua naturale dimora tra le stelle, dando beccate alla bandiera e molestando Tashtego, caccio per caso ora la sua larga ala palpitante tra il legno e il martello; e contemporaneamente sentendo quel brivido etereo, il selvaggio sommerso là sotto, tenne, nel suo anelito di morte, il martello rigidamente piantato; in modo che l'uccello celeste, con strida d'arcangelo, col rostro imperiale teso in alto e il corpo prigioniero avvolto nella bandiera di Achab, andò a fondo con la nave, che, come Satana, non volle scendere all'inferno finchè non ebbe trascinata con sé, per farsene elmo una parte vivente del cielo. ..."
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