Anima (Filitosa XIII)
olio su tela 30x30
2009
Camminando sotto il sole cocente d'agosto, immerso nella vegetazione mediterranea, il maquis, le montagne, costruzioni di rocce granitiche leggendarie piombate da chissà dove, rocce antropomorfe o semplicemente morfe, come quelle del narciso di Dalì . Siamo in Corsica, nel sud della Corsica, tra Sartene e Bonifacio, qui nel neolitico varie popolazioni si sono successe e hanno edificato le loro costruzioni eretto i loro idoli. Popolazioni che hanno scolpito e popolazioni come i torreani che hanno usato queste opere d'arte per costruire torri. Sono visibili nei siti di Filitosa, Stantari, Cauria, Renaju, Fontanaccia, Apazzu, ecc.. ecc... vedi. Sembra che questi volti, queste maschere venissero eretti per rappresentare il nemico, o meglio, la paura del nemico, per abituarcisi e per imparare a contrastarlo, oppure per altri motivi. Ad ogni modo, sebbene tutto sembri molto lontano da noi, questi segni, appena accennati sulla pietra, ci parlano di noi, dei nostri istinti, del nostro interno, delle nostre paure, dei nostri giochi, e non mentono.
In Panoramio un po' di foto.
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