Encierro
acquerello su carta 20x17
2006
La Fiesta, un'altro libro di Ernest Hemingway, ambientato a Pamplona questa volta, la città famosa per la corsa dei tori, ma anche per essere la regina della Navarra, il capoluogo della settima provincia basca, essere sul cammino di Santiago, essere la sede della Compagnia di Gesù, essere stata fondata dai romani, essere stata crocevia di barbari e musulmani. Una cinta muraria ancora ben intatta e possente, belle piazze e vie, tutt'intorno le colline e le montagne brulle della Spagna centro Nord, quella che ormai non sente più l'influsso dell'oceano ma si avvia verso l'interno quasi desertico. Un santo, San Fermino, al quale è dedicata una delle feste più scatenate che io conosca, una settimana di danze, balli, e corse con tori, il tutto ininterrottamente per le strade della città. La festa ormai frequentata da migliaia di turisti da tutto il mondo, che in parte vogliono provare l'ebbrezza di finire all'ospedale incornati dal toro, era ancora ai tempi di Hemingway l'occasione per i contadini di tutta la provincia di riversarsi nel capoluogo e scatenarsi per poi tornare al duro lavoro e per i cittadini di compiacersi della propria città. L'acquerello, veloce, immediato sta a rappresentare la frenesia e la confusione che si genera tutt'oggi intorno a quel rito antico che viene celebrato con orgoglio ogni anno e che rinsalda più che mai l'attaccamento di quelle persone alle proprie tradizioni. Un sito riguardo la festa: www.sanfermin.com .
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